Il progetto dell'ampliamento del cimitero di Albes (BZ) presso l'antico cimitero ai piedi della chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato, si è reso necessario date le attuali esigenze di aumentare il numero di posti per l'inumazione. Ad oggi l'attuale cimitero risulta completamente saturo. Inoltre non è possibile ricavare al suo interno alcuno spazio per predisporre loculi per urne cinerarie, bagni ed un eventuale ossario. L' intervento mira a ricavare gli spazi necessari disegnando una nuova ala tra l'antico muro perimetrale del cortile della chiesa e il confine nord del cimitero. La nuova geometria riprende la forma planimetrica del camposanto esistente, rileggendo in chiave contemporanea gli elementi architettonici che caratterizzano l'area. Attraverso un'operazione di traslazione e rotazione dell'andamento del confine e di adattamento alla morfologia del terreno, si ridisegna la nuova area. L'intento è quello di creare una netta contrapposizione che permetta di evidenziare l'emblematico camposanto storico e di creare una sinergia con esso così da valorizzare l’antico “Kirchhof”. Il sedime del nuovo cimitero occupa il pendio a nord rispetto al vecchio cimitero e la parte a monte in direzione est. Il muro di contenimento tra vecchio e nuovo cimitero è stato tagliato ad un altezza di circa 1m in modo da consentire una continuità visiva tra i due cimiteri. Il nuovo spazio cimiteriale sorge ad una quota di poco maggiore rispetto al vecchio. Questo dislivello consente di mantenere separati i due spazi in modo da garantire una perfetta riconoscibilità ai luoghi ed il rispetto dei caratteri spaziali esistenti. La nuova area cimiteriale è collegata al vecchio cimitero da una rampa così da ottenere un distacco leggibile tra la forma nuova e la vecchia. Da qui si accede sia al cortile sia ad un'area porticata dove trovano collocazione le urne cinerarie e l’ossario; quest’area garantisce anche la possibilità di svolgere funzioni religiose all’aperto. Per enfatizzare la sacralità di tale spazio si è optato per l'inserimento di un grande lucernario che fa da cardine tra lo spazio dei colombari e il muro di contenimento a nord. La luce zenitale che proviene dalla grande apertura a tronco di piramide disegna sulle superfici dei muri in calcestruzzo una geografia mutevole di ombre. L'area per l'inumazione è cintata da un muro che si pone in continuità con quello esistente più a valle. Questo muro prosegue lungo il perimetro del camposanto andando a formare le strutture per il contenimento del terrapieno. Il muro si estrude e nel suo spessore si organizzano gli spazi per magazzini, l'ossario ed i colombari. Gli sporti sopra al muro di contenimento creano un porticato che, nella piena tradizione locale, abbraccia il cortile per l'inumazione offrendo ai visitatori un luogo riparato, dotato di una seduta e di una piccola fontana per il cambio dell'acqua ai fiori. La semplicità della forma si inserisce nella topografia originaria del terreno prolungando il segno orizzontale dei muri perimetrali dell’area della chiesa. Ne scaturisce un’ideale estensione dell’antico tema architettonico del cortile delle chiese, intesi non solo come cimiteri, bensì anche come spazi pubblici multifunzionali. Nella storiografia dello spazio pubblico dei villaggi di montagna il cimitero è parte della vita di ogni giorno, non un luogo riservato a visite occasionali: il cimitero diventa luogo di sosta e occasione per abitare e fruire il paesaggio. I muri perimetrali sono stati realizzati in calcestruzzo sabbiato così da riprendere la finitura ad intonaco del muro esistente. Le pareti interne del portico, sono in calcestruzzo facciavista con casseri a doghe di legno verticali. I loculi sono di due dimensioni e sono dotati di un appoggio per vasi e candele. I loculi doppi sono chiusi da un pannello in lamiera zincata verniciata di colore antracite. I loculi singoli sono chiusi con un pannello in lamiera di bronzo. A fianco di ogni pannello singolo è stata realizzata una nicchia dove è montata una piccola lampada. Il contrasto tra il calcestruzzo ed il bronzo dei pannelli e delle lampade rappresenta l'unica nota stilistica in un contesto piuttosto austero e volutamente astratto.
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Baujahr
Fertigstellung 2018
Zone
Eisacktal
BRIXEN
Bautyp
Neubau
Denkmalgeschützt
Klimahaus Standard - Keine Angabe
Öffentlich
Bauherr Comune di Bressanone - Ufficio Tecnico
Architekt/Partner
Arch. PELUSO STEFANO
Projektmitarbeiter:
Ing. Maurizio Staglianò
Studio Von Lutz