monovolume ha scelto la via della rigenerazione urbana per il suo nuovo studio. Lo spazio di via Cavour a Bolzano, da tempo dismesso, ha avuto diverse destinazioni d’uso in passato, per cui si tratta di un progetto di riuso architettonico. Lavorare con un oggetto che è stato pensato, concepito da qualcun altro, è stata la prima difficoltà del progetto. In secondo luogo, doversi confrontare con una situazione strutturale-distributiva (un unico solaio - tra piano interrato e piano terra - a separare gli spazi disponibili) che non rispondeva alle esigenze della nuova destinazione d’uso; infine la luce naturale, vero tallone d’Achille dello stato di fatto. Per dare risposta a queste problematiche, si è deciso di demolire il solaio in cemento, sostituendolo con una fitta rete di travi metalliche su diversi livelli, per creare una ragnatela in grado di risolvere strutturalmente la distribuzione degli spazi. In questo modo si é rinnegato il tradizionale concetto di piano, sostituito da livelli connessi tra loro da scale e una passerella. In questo gioco trovano la giusta collocazione gli spazi per uffici, l’ingresso con la reception, le sale riunione, un ampio spazio comune ed i vani secondari. Due ampli lucernari portano la luce zenitale sul livello più alto e, attraverso un taglio nel solaio, anche sul livello intermedio. Tre ampie vetrate sulla facciata principale verso via Cavour favoriscono ulteriormente il passaggio della luce naturale, spinta fino alle sale riunioni del livello inferiore grazie a delle superfici vetrate e trasparenti su solai e pareti. Particolare importanza è stata data al risparmio energetico: lo studio, infatti, è certificato Casaclima R. Il benessere ambientale è garantito dall’integrazione tra tutti gli impianti, quello termico, quello di climatizzazione e quello elettrico, controllati da un sistema domotico, cosi come l’illuminazione.
Premiazioni: archilovers Best Project 2021